La Coldiretti ha portato avanti le sue richieste per il taglio del cuneo fiscale in agricoltura e oggi esprime soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che destina 436 milioni all’esonero per i primi 6 mesi del 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole ma anche ippicoltura, pesca e dell’acquacoltura.
“Un risultato importante per salvare lavoro e occupazione in settori strategici del Made in Italy al quale va aggiunta anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro della cambiale agraria e la destinazione di 30 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica”, si legge nella nota.
E ha aggiunto che, da quando è iniziata la pandemia, in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività, ma l’allarme provocato dal Covid-19 “ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”.