La questione legale inerenti i Cuneesi al Rhum si è finalmente conclusa. In pratica: quelli della pasticceria Arione ottengono la Deco e saranno gli unici a potersi chiamare “Cuneesi al Rhum” senza bisogno di inserire il nome del marchio fra “Cuneesi” e “Rhum”.
Tutti gli altri produttori potranno comunque utilizzare il marchio collettivo della Deco, ma dovranno inserire il nome della loro azienda fra “Cuneesi” e “Rhum”.
Non tutti sanno che da circa tre anni andava in scena a Cuneo una battaglia legale sul dolce tradizionale della città piemontese. Arione è un caffè-pasticceria storico di Cuneo: lo trovate in piazza Galimberti, proprio al centro. Qui nel 1954 fece tappa anche Ernest Hemingway per acquistare i celebri Cuneesi al Rhum. Fu infatti la famiglia Arione a inventarli nel 1923.
Nei giorni scorsi proprio la famiglia Arione ha presentato istanza di attribuzione del marchio Deco per i suoi Cuneesi (è la Denominazione Comunale di Origine). Il fatto è che il Comune in passato aveva concesso questa Deco ad altri artigiani per lo stesso dolce. Solo che i Cuneesi al Rhum sono un marchio registrato negli anni Trenta dalla famiglia Arione, con brevetto depositato nel 1943.
Tuttavia nel corso degli anni diversi artigiani e pasticceri cominciarono a produrre prodotti dolciari che si avvicinavano alla ricetta originale. Per proteggere tale patrimonio cuneese, ecco che nel 2006 gli artigiani diedero vita all’Associazione per la valorizzazione e la tutela del Cuneese al Rhum, con presidente Andrea Arione.
Adesso la battaglia legale è finita. I Cuneesi al Rhum propriamente detti saranno quelli di Arione. Tutti gli altri artigiani potranno continuare a chiamarli così, ma inserendo il nome del marchio fra le due parole. Chi segue il disciplinare di tale dolce potrà utilizzare il marchio collettivo “Deco di Cuneo”, ma specificando il nome della ditta.