Con il termine di dark kitchen o pop-up kitchen si intendono delle cucine senza ristorante. Sono attività che consegnano piatti pronti solamente a domicilio. Non hanno una sala con tavoli dove potersi sedere a mangiare, i clienti non possono passare a ritirare l’ordine e non c’è uno chef che viene a cucinare a domicilio. Sono ancora diverse dalle virtual kitchen: anche queste sono cucine che non esistono, in quanto sulle varie piattaforme online di food delivery compaiono come ristoranti, ma nel mondo reale sono solamente piatti pronti preparati da ristoranti famosi con nomi diversi.
Ovviamente la gestione di una cucina senza ristorante permette costi di produzione più bassi. Il punto focale è la puntualità della consegna degli ordini: deve essere precisa.
Come funzionano le dark kitchen in Italia?
A Milano un servizio di dark kitchen è già presente all’interno della sede di Amazon. Dobbiamo precisare che all’estero tale servizio è disponibile da anni, ma qui da noi in Italia si sta sviluppando in maniera particolare solamente negli ultimi tempi. E’ probabile che a settembre anche a Roma farà la sua comparsa. Nel 2016 a Milano nacque la startup Foorban – Ristorante digitale: era una evoluzione del classico food delivery, con piatti consegnati in tutta Milano e più di 1000 ricette diverse. Perché uno degli scopi delle dark kitchen è fornire un’ampia scelta di ricette e piatti, adatti a tutti i palati e esigenze alimentari.
Foorban per il 2019 prevede, dopo Amazon, di creare altre 5 aperture offline b2b, fra Milano e Roma. Foorban propone sia piatti tipici della dieta mediterranea che piatti internazionali, con menù completo composto da proteine, cereali, fibre e contorni. E il menù settimanale varia parecchio: dal tradizionale primo di pasta si va al pollo al curry, il tutto nell’ottica di migliorare la qualità di vita dei dipendenti. Dipendenti felici e soddisfatti vogliono anche dire dipendenti più produttivi.
Per completezza citiamo che a Milano è presente anche un’altra dark kitchen, Rose & Mary, di origine londinese. Anche qui abbiamo un servizio gourmet di food on demand, con menù realizzato da una nutrizionista.