Se pensavate di aver visto tutto di fronte a torte di cavallette, crostate di formiche o pasti a base di grossi vermi vivi e saltellanti, sappiate che in realtà non avevate ancora visto nulla.
Di sicuro, non avevate ancora visto, né tantomeno assaggiato, la torta di sperma.
Di sperma, sì, o di liquido seminale, per essere più precisi.
L’ultima novità in tema di delizie gastronomiche viene da Londra, dove sta per tenersi un particolare corso di cucina in cui l’ingrediente principale sarà, appunto, il liquido seminale umano.
Nel corso per aspiranti cuochi lo chef insegnerà ai partecipanti ad utilizzare l’inedito “ingrediente” in tutti i piatti principali, dagli antipasti ai secondi, per finire con i dessert.
Non sappiamo bene se tale ingrediente dovrà, in qualche modo, essere “prodotto” sul momento per preservarne freschezza e appetibilità, considerato che il congelamento del seme, afferma lo chef, è possibile, ma potrebbe influire negativamente sulla consistenza del risultato finale: del resto, gli ingredienti freschi sono sempre migliori e sinonimo di sicura qualità.
E d’altra parte, su Amazon è disponibile da tempo un libro di ricette dal titolo “Natural Harvest – una raccolta di ricette a base di sperma”, al momento quotato con quattro stellette.
Niente di così disgustoso, quindi, almeno a detta dell’esperto sessuologo Alix Fox, secondo cui cibarsi di alimenti a base di sperma, proprio o del partner, non dovrebbe suscitare troppo disgusto.
E a ben guardare, forse, non ha tutti i torti, visto che di alimenti “particolari” ci cibiamo forse più di quanto non crediamo.
La famosa “colla di pesce” che mettiamo in candide bavaresi e morbidi budini, non è forse altro che viscida e molliccia cotenna di maiale? E non sono già stati prodotti in Olanda, nel 2008, dei biscotti prodotti con il grasso umano da liposuzione, e destinati a sfamare Paesi del terzo mondo?
E gli insetti, attualmente considerati il cibo del futuro, non sono forse, per i palati di noi occidentali, dei pranzetti di cui non avremmo voluto sentir parlare?
Che sarà mai, quindi, un po’ di liquido seminale, per di più cotto?
Ecco, non poniamoci più limiti, quindi, e guardiamo fiduciosi e con gioia al pranzo del futuro: insalata di cavallette, cocktail di vermi vivi in salsa aurora, biscotti di grasso umano e per finire una bella e ricca torta di sperma.
E da bere? Beh, ovviamente delle buona e calda urina, la “bevanda” da molti ormai considerata seconda solamente all’elisir di lunga vita – e di cui Dissapore ha già parlato qui. Che altro?
[Crediti | Link: Independent, TgCom, Dissapore]