In Croazia è stato approvato il pacchetto di misure a sostegno della cittadinanza e delle imprese per far fronte al caro bollette (eh sì, esiste pure al di là dell’Adriatico): nel particolare, va sottolineato il taglio dell‘IVA al 13% per la carne fresca, le uova, la frutta, la verdura, l’olio e il burro; e al 5% per gli altri alimenti.
Tra le altre misure segnaliamo la diminuzione, valida fino a marzo 2023, dell’IVA per il gas dal 25 al 5%, mentre per l’energia elettrica sarà abbassata in via definitiva dal 25 al 13%. Stesso taglio (da 25 a 12%) anche per gli assorbenti e gli assorbenti interni, e c’è anche spazio per un aiutino all’industria degli eventi culturali, con l’imposta sul valore aggiunto sui biglietti che si abbassa al 13%. Nel complessivo, il pacchetto aiuterà i cittadini croati a risparmiare 460 milioni di kune (equivalenti a circa 61 milioni di euro).
“Abbiamo deciso di limitare l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica al 9,6 per centro, mentre il gas che sarebbe maggiorato del 79 per cento, grazie all’intervento del governo non aumenterà più del 20 per cento” ha spiegato il premier croato Andrej b. “Attualmente la bolletta media annuale per l’energia elettrica ammonta a 3400 kune (450 euro circa, ndr) e se non fossimo intervenuti una famiglia croata avrebbe dovuto pagate 4182 kune (555 euro circa, ndr) in un anno. Grazie alle nostre misure, le bollette annuali non supereranno le 3752 kune (498 euro circa, ndr)”.