Agire immediatamente e, soprattutto, in maniera efficace e coordinata. Potremmo riassumere in queste poche parole l’intervento dell’Italia alle Nazioni Unite nell’ambito della crisi alimentare in corso, una situazione di urgenza “senza precedenti” che di fatto pone “importanti sfide per i diritti umani e per la situazione umanitaria in molti Paesi del mondo”, in primis quelli con una situazione economica già fragile.
Le parole di Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, intervenuto nel contesto del Dibattito Generale sul Rapporto annuale dell’Alto Commissario per i diritti umani, nel quadro della 51ma sessione del Consiglio Diritti Umani, lasciano di fatto poco spazio all’interpretazione e molto alla manovra umanitaria: “Uno dei compiti fondamentali della comunità internazionale” ha infatti ricordato “è lavorare in modo coordinato per raggiungere la sicurezza alimentare per tutti”. In particolare, Cornado ha ricordato ricordato il contributo del Belpaese all’iniziativa del G7 per un’Alleanza globale sulla sicurezza alimentare e l’organizzazione lo scorso giugno del primo “Dialogo ministeriale mediterraneo sulla crisi alimentare” – un obiettivo reso ancora più difficile dall’invasione russa in Ucraina.
Ricordiamo, infine, che le Nazioni Unite sono attualmente al lavoro per ripristinare al più preso il flusso delle esportazioni di fertilizzanti e beni alimentari dalla Russia: i più recenti commenti di Vladimir Putin sugli accordi del Mar Nero, infatti, hanno spinto i rappresentanti dell’ONU a formulare un nuovo patto commerciale.