Vero che il problema all’ordine del giorno è quello rappresentato dalla siccità – occorre ricordarsi, tuttavia, che ormai da qualche tempo il mondo civilizzato è minacciato dall’incombere di una crisi alimentare su scala globale (in altre parole: temperature da record, niente acqua e cibo a prezzi record – che divertimento). In questo contesto, la Commissione europea ha recentemente annunciato di voler adottare una proposta atta alla mobilitazione di 600 milioni di euro dalle riserve del Fondo europeo di sviluppo per affrontare l’emergenza alimentare in corso, in modo da sostenere i Paesi più bisognosi che maggiormente hanno patito la crisi delle catene di approvvigionamento internazionali.
Nello specifico, la Commissione ha precisato che i fondi in questione sono stati mobilitati per tamponare le conseguenze socio-economiche innescate dallo scoppio della guerra in Ucraina; e come accennato in precedenza saranno principalmente destinati a sostenere i Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico – che più di altri hanno subito il colpo dell’emergenza. “L’aggressione della Russia sta portando un tributo pesante e insensato, non solo sulla popolazione ucraina, ma anche su quelle più vulnerabili in tutto il mondo” ha commentato a tal proposito la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “La Russia sta ancora bloccando milioni di tonnellate di grano di cui si ha un disperato bisogno”.