Sono circa quattro milioni gli Italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare a causa della crisi economica conseguente alla pandemia: il dato è diffuso da Coldiretti, che parla anche dell’allarme mafie, con il pericolo che possano approfittare delle situazioni di difficoltà.
Il numero degli Italiani che chiedono aiuto per i bisogni basilari è, secondo le stime fatte sulla base dell’ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di aiuto agli indigenti (Fead) , drammaticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno. Tra gli indigenti il 21% ha meno di 15 anni, quasi il 9% ne ha oltre 65 anni e il 3% è senza fissa dimora.
“La malavita tenta di approfittare della situazione di difficoltà in cui si trova una fetta crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia”, dice Coldiretti.
Non a caso, il commento di Coldirettti accompagna un’indagine della Dda di Palermo che ha documentato il tentativo dei clan di mafia di organizzare una distribuzione alimentare per i poveri durante il primo lockdown di questa primavera.
“Crescono gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore del cibo”, prosegue Coldiretti “che è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone”.
[Fonte: AdnKronos]