Senza soldi né cibo per due giorni, poi la fame ha avuto la meglio e la capofamiglia si è rivolta alle forze dell’ordine chiedendo aiuto. A quel punto i carabinieri hanno contattato la Caritas che avrebbe provveduto a preparare alla famiglia di quattro persone, tra cui un autistico, un pacco di generi di prima necessità. Ad effettuare la consegna sono stati poi i carabinieri.
Accade a Crema, dove una pattuglia di carabinieri all’ora di cena ha fatto avere alla famiglia, ormai in digiuno da due giorni, quattro pasti caldi. Una storia tra tante ai tempi del coronavirus, come a Vescovato, sempre in provincia di Cremona, dove uno studio dentistico ha consegnato alle forze dell’ordine cinque bombole di ossigeno vuote per farle ricaricare e consegnare ai più bisognosi.
E si potrebbe andare avanti all’infinito con queste belle storie. Nella Bergamasca, zona italiana più colpita da questa pandemia, il fruttivendolo egiziano Sameh regala frutta e verdura. Un gesto forte per aiutare il Paese che dieci anni fa lo ha accolto.