La notizia girava da un po’, e finalmente l’annuncio è arrivato con tanto di sito web e account Instagram dedicati. Flavio Briatore, l’imprenditore con la I maiuscola, si prepara a sbarcare oltreoceano. Il suo Crazy Pizza aprirà a New York City questo autunno, nel giro di poche settimane. E la domanda non è tanto se la pizzeria sarà all’altezza della città, quanto il contrario. The Big Apple, the City That Never sleeps, Empire City, Gotham, insomma lo avete capito: New York è pronta a Crazy Pizza? Noi scommettiamo di sì, e ve lo spieghiamo qui sotto.
L’annuncio su Instagram
Il nuovissimo account crazypizza.nyc annuncia il coming soon con un video, va detto, non troppo originale. Tante mani che appiccicano gli adesivi Crazy Pizza su vari oggetti e monumenti nei quartieri più iconici di Manhattan. Da notare il logo studiato per occasione: silhouette bianca su sfondo rosso bordeaux a rappresentare la Statua della Libertà intenta ai virtuosismi aerei per cui è famosa la catena. Si poteva fare di meglio? Certamente, ma che importa: il punto qui è fare hype, specie nella città che ha praticamente inventato il concetto di “pizzeria” moderna.
Al termine del video la rivelazione dell’indirizzo. 218 Lafayette Street nel cuore di Soho. Il quartiere delle grandi firme e dei locali fighetti senza infamia e senza lode sembra essere la location perfetta per la formula Crazy Pizza. Ovvero attirare più per il nome, la visibilità e l’experience che per l’esperienza gastronomica della vita. Senza nulla togliere all’oggettiva qualità della sua thin crust (a pasta sottile) e agli spinning pizza show già pubblicizzati sul sito web. Entrambi valgono una visita (e un bel reel per aumentare l’engagement).
Una città degna di Crazy Pizza
Il successo secondo noi è assicurato, e non solo per i motivi mondani elencati sopra. Perché Crazy Pizza potrebbe funzionare a New York più che in altre location? Innanzitutto c’è da considerare i prezzi. In una città in cui la media di un conto in pizzeria per due può tranquillamente porsi tra i 100-120 dollari mance comprese, nessuno si scandalizza per il listino di Briatore. Gli indirizzi più famosi in città, da Roberta’s a L’Industrie, Una Pizza Napoletana, Song ‘e Napule, fanno partire la pie più semplice (di solito marinara) dai 14 dollari in su. La media è di 20.75$ e se i prezzi saranno mantenuti tali al corrispettivo in euro, Crazy Pizza rischia pure di essere economico.
Poi c’è la questione delle vibes, e qui Briatore fa una bella pernacchia ai bacchettoni italiani. Ve la ricordate la storia dei fiori finti su Via Vittorio Veneto a Roma? Bene, sappiate che a New York i fake flowers sono la moda del momento, con preventivi che si aggirano intorno ai 40,000-50,000 dollari a progetto secondo il New York Times. Altro che dissing, qua l’imprenditore garantito che si prende una bella rivincita. Insomma, siamo sicuri che tra conto, experience e ambiente i newyorkesi andranno pazzi, anzi crazy per questa pizza.