Dicesi bistronomia il fare cucina di ricerca in un ambiente privo di fronzoli, così da limitare il più possibile il costo dell’offerta. In pratica: piccoli spazi, piccoli menu, piccola cantina, prezzi di conseguenza. Non sappiamo quanti di questi diktat del movimento bistronomico seguirà Carlo Cracco, sappiamo invece da qualche ora che l’ex giudice di MasterChef è pronto ad aprire l’ennesimo bistrot del suo impero gastronomico, a Milano.
Ambientato dove? Sorpresa! (O forse no). In centro a Milano, nei locali di via Hugo che l’hanno visto protagonista per anni.
Lo ha detto lui stesso aggiungendo anche una data approssimativa: “Apriremo tra dieci giorni all’insegna del bistrot, la forma più attuale di cucina, intesa come divertimento, come esperienza più accessibile”.
Perché, nel caso di Cracco, parliamo di “ennesimo bistrot”?
Lo chef vicentino gestisce già il cafè all’interno del nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele, Carlo e Camilla in Segheria e Garage Italia, in società con Lapo Eliana. Tutti a Milano.
Ma secondo Cracco questa volta sarà diverso: “in via Hugo declineremo il ristorante in maniera più facile, comprensibile, accessibile e sotto certi aspetti anche più divertente”.
Se il ristorante stellato è un’esperienza unica che non può essere per tutti, il nuovo bistrot vedrà i locali di via Hugo trasformati, con l’aggiunta di una vetrina esterna e di una parte del bar completamente nuova.
Cracco parla apertamente di “far rivivere sotto un’altra pelle quella che è stata una vecchia gloria a pochi passi da piazza Duomo”. Dove in passato è stata scritto un capitolo importante della cucina d’autore italiana.