Federagriepsca-Confocooperative ha fatto sapere all’Ansa che le cozze italiane sono tante, di qualità ottima e costano anche il 30% in meno. Tutto a causa del lockdown e della successiva invasione del mercato da parte dei mitili importati da Grecia e Spagna, cosa che sta destando non poche preoccupazioni da parte degli allevatori: le importazioni destagionalizzate non giovano certo al settore.
Il fatto è che, di solito, le cozze della Grecia e della Spagna vengono vendute in inverno: con l’arrivo della primavera, invece, vengono commercializzate soprattutto quelle nostrane provenienti da Puglia, Sardegna, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto.
Ma quest’anno, a causa della pandemia, tutto è cambiato. L’epidemia da Coronavirus ha infatti bloccato le esportazioni dei produttori greci e spagnoli che, adesso, stanno cercando di trovare nuovi mercati fuori stagione per poter piazzare i loro prodotti.
Secondo Federagripesca, questa esportazione anomala fuori stagione delle cozze estere, ha provocato una saturazione del mercato che ha causato, a sua volta, un deprezzamento. Ecco spiegato perché le cozze costano di meno.
Come distinguere le cozze italiane da quelle spagnole e greche? Semplice: le cozze italiane sono più piccole anche di un paio di centimetri, ma sono maggiormente piene e hanno il guscio nero e lucido, mentre quelle estere hanno riflessi verdi e viola.