A partire dal 23 dicembre e fino al 2 gennaio 2022, per contenere i contagi da Covid-19, in Campania sarà vietato consumare cibo e bevanda in luoghi pubblici come gli spazi vicini agli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi: la notizia è della settimana scorsa, ma le polemiche che scatena sono ben più recenti, e il merito è anche delle dichiarazioni del presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Mattino Cinque News, infatti, il governatore della Campania si è lasciato andare in un commento piuttosto graffiante (come, del resto, è solito fare): “La pizza se la possono portare a casa tutti, è vietato fare i cafoni e consumarla in strada come tanti profughi”, ha detto. “Cerchiamo di fare come a Barcellona, dove il consumo di alcol è vietato sempre, non per il Covid, ma per ragioni di decoro urbano”.
Non solo coronavirus, dunque, per De Luca è questione anche di civiltà e buona educazione. I commercianti, tuttavia, piantano i piedi per terra e protestano a gran voce sottolineando come le nuove misure avranno una ricaduta sui loro incassi: “Qualcuno rinuncerà a consumare mentre fa shopping in questi ultimi giorni di acquisti”, ha spiegato un portavoce. “Il provvedimento è un po’ troppo drastico. Non si può essere definiti cafoni se si decide di consumare un panino al volo mentre si fanno altre cose”.