Il 2020 è sinonimo inconfondibile di pandemia. Il Covid si è abbattuto sulla vita di tutti e, se per alcuni è stato un’opportunità di fermarsi e rivalutare le carte in tavola, per altri ha rappresentato un enorme problema umano ed economico. In quest’ultima categoria rientrano senza ombra di dubbio gli imprenditori e i lavoratori della ristorazione, settore che, nell’anno della grande pandemia, ha fatto registrare una flessione del fatturato pari al 44,9% su base annua.
È quanto emerge dal report redatto dall’Osservatorio sui bilanci 2020 delle Srl del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti, che di fatto segnala anche un calo degli addetti nel settore del 12,5% (in cui, verosimilmente, ci sarà anche qualcuno che per l’appunto ha rivalutato le carte in tavola). Tra gli altri dati emersi dal report, è degno di nota evidenziare come il valore della produzione del settore di riferimento si sia ridotto del 40%, mentre il suo valore aggiunto è colato del 53,6%.
Riportando i dati redatti in relazione con le aree geografiche, la nota dei commercialisti sottolinea che “le Srl del Centro registrano il calo maggiore (-48,7%) rispetto alle altre macroaree: in particolare, il Sud (-41,9%) e il Nord-est (-42,1%) presentano i decrementi più contenuti, mentre il Nord-ovest (-46,1%) mostra una flessione più ampia”.