I supermercati, i centri commerciali e soprattutto i ristoranti di Shanghai sono finalmente pronti a riaprire le serrande per accogliere i propri clienti, seppur in capienza limitata (e nonostante non sia ancora chiaro se ai residenti sarà permesso di infrangere il lockdown imposto a marzo per contenere i casi di Covid-19). L’annuncio arriva direttamente dal vice sindaco della città, Chen Tong, che di fatto ha allargato il permesso di riapertura anche ai mercati agricoli – che però dovranno necessariamente garantire transazioni “senza contatto”.
Va sottolineato, inoltre, che ai ristoranti (e ad altre attività simili come bar o pub) sarà permesso lavorare solamente con l’asporto (anche perché con il lockdown che continua sarebbe difficile attrarre clienti): i residenti di Shanghai hanno accolto con cauto entusiasmo le novità, con il consenso generale che invita a pazientare qualche giorno per vedere come si sviluppano le misure in questione. In precedenza, infatti, i funzionari di Shanghai avevano annunciato che la città sarebbe tornata ad aprirsi in “modo limitato”, con un eventuale ritorno alle restrizioni anche nel caso in cui le positività dovessero diminuire.
I residenti con il “via libera” per circolare, ad esempio, sono stati inseriti in un circuito chiuso che di fatto non permette loro di rientrare a casa a fine giornata lavorativa: in questo contesto, come accennato, quella del delivery pare l’unica opzione per riprendere a lavorare.