Un piccolo spoiler: le nuove linee guida per ristoranti e bar sono decisamente più snelle, tanto da fare quasi intravedere il profilo della normalità dopo due anni di Covid. Si tratta ancora, tuttavia, di una semplice bozza; e nonostante l’attuale quadro epidemiologico ci conceda un poco di ottimismo, è possibile che le carte in tavola cambino ancora (seppur leggermente). Le linee guida aggiornate e predisposte presentate durante la conferenza delle Regioni, infatti, dovranno attendere il via libera del Cts la prossima settimana prima di entrare ufficialmente in vigore.
Fatte le dovute introduzioni, diamo un’occhiata alla bozza attuale: per gli esercizi al chiuso rimane la regola della distanza di un metro tra i tavoli (così come in sale gioco, piscine…), mentre al supermercato o nei negozi al dettaglio rimarrà da osservare la medesima distanza ma tra clienti. Cambiano invece le cose all’aperto: negli stabilimenti balneari niente più distanziamento tra gli ombrelloni o tra i lettini, mentre rimane l’accesso privilegiato agli stabilimenti tramite prenotazione. Gli esercenti di tutte le attività economiche e sociali in questione, inoltre, dovranno occuparsi di predisporre un adeguato apparato di informazione sulle misure di prevenzione in vigore (come la capienza massima del locale); e dovranno garantire il ricambio d’aria naturale o attraverso appositi impianti meccanizzati, mettere a disposizione soluzioni per l’igienizzazione delle mani e occuparsi di igienizzare frequentemente le aree comuni.
E per Green Pass e mascherine, protagonisti e simboli (nel bene e nel male) degli ultimi due anni? Nel caso del primo rimane in vigore l’obbligo di possesso e presentazione in tutti i contesti in cui è già previsto dalla normativa tuttora in vigore, mentre per le seconde si continua a raccomandarne l’uso.