Due delle più grandi catene di supermercati di Hong Kong hanno cominciato a razionare i prodotti alimentari e farmaceutici nel tentativo di frenare l’ondata di acquisti mossi dal panico che, nelle ultime settimane, ha afflitto la città. Insomma, le code al supermercato con gente che compra 100 euro di pasta e carta igienica ve le ricordate, no? Ecco, e adesso come allora, il protagonista dell’intera vicenda è sempre la pandemia da Covid-19.
ParknShop, catena locale di vendita al dettaglio, ha annunciato un limite di cinque articoli per cliente per riso, cibo in scatola e carta igienica, mentre la farmacia Watsons ha posto limiti della medesima severità su farmaci per febbre e raffreddore. Nella giornata di mercoledì 2 marzo, inoltre, 200 supermercati ParknShop hanno adottato orari di apertura più brevi per tamponare l’assalto agli scaffali.
La situazione contagi di Hong Kong, nel frattempo, continua a essere tra le più gravi al mondo, con un nuovo record giornaliero di 56.827 nuove infezioni e 144 decessi risalente a ieri giovedì 3 marzo. Alla luce di numeri del genere è comprensibile che nei cittadini si inneschi il timore di un nuovo lockdown (e ripetiamo, le stesse situazioni e paure le abbiamo vissute anche sulla nostra pelle) nonostante le autorità governative facciano di tutto per mantenere la calma.