La variante Omicron del Covid-19 non fa paura solamente a Europa e Stati Uniti, ma anche all’Asia e, più precisamente, a Hong Kong, che ha recentemente introdotto nuove, rigidissime misure per tentare di limitare quando possibile il contagio. In particolare, bar e pub dovranno stare chiusi per un paio di settimane, mentre per i ristoranti è scattato il coprifuoco dalle 18 alle 4:59 del giorno successivo.
E non finisce certo qui: chiusura obbligata anche per centri fitness, palestre, parchi a tema, musei, saloni di bellezza e piscine; mentre i voli da Australia, Gran Bretagna, Canada, Francia, India, Pakistan, Filippine e Stati Uniti sono vietati fino al 21 di gennaio. Coloro che hanno recentemente visitato questi Paesi – sia per lavoro o per piacere – non potranno rientrare a Hong Kong per due settimane. Sospesi, chiaramente, anche gli eventi su larga scala, i tour locali e i concerti. Tornando al settore della ristorazione, è stato limitato anche il numero di commensali ammessi per tavolo: due per i locali di tipo B, quattro nel tipo C e sei per il tipo D, mentre prima erano rispettivamente quattro, sei e dodici.
Carrie Lam, capo esecutivo e segretaria per lo sviluppo di Hong Kong, ha affermato che si augura che le aziende colpite possano capire la natura “decisa, rapida e acuta” della decisione presa. “Non chiudiamo i locali commerciali da molto tempo, e sono sicura che gli imprenditori siano piuttosto agitati all’idea di non poter più lavorare. Chiedo la loro comprensione”, ha dichiarato. “Adotteremo misure coraggiose e rigorose in modo da riuscire a contenere la variante Omicron in un breve lasso di tempo. Vogliamo che le aziende possano riaprire per il Capodanno lunare”.