Anche il Cous cous del Maghreb è stato iscritto nella lista del patrimonio immateriale Unesco. Inoltre si tratta di una prima assoluta: è la prima volta per i paesi del Maghreb in cui una candidatura viene presentata insieme con domanda congiunta da Algeria, Marocco, Mauritania e Tunisia.
I quattro paesi, infatti, hanno presentato tutti insieme la candidatura dal titolo “Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione e al consumo di cous cous”, evitando così di contendersi la paternità di questo piatto tradizionale a base di semola o grano duro, accompagnato a piacere da carne, pesce o verdure.
Purtroppo il file di candidatura all’Unesco non suggerisce nessuna ricetta vera e propria, ma spiega che in quei quattro Paesi tutta la popolazione, siano essi donne o uomini, giovani o anziani, sedentari o nomadi, appartenenti al mondo rurale, urbano o emigrati, si identifica in quel piatto simbolo del “vivere insieme”.
Ma i quattro paesi non sono sempre stati così concordi sulla presentazione di una domanda unica. Nel settembre 2016, infatti, l’Algeria aveva annunciato l’intenzione di presentare una sua candidatura all’Unesco, ma il Marocco, suo storico rivale, si era alquanto alterato. Fortunatamente poi si erano accordati e nella presentazione si sono poi aggregati anche Mauritania e Tunisia.