Cos’è lo “zebra striping”, il nuovo trend del bere nel 2025

L'animale della savana non ha nulla a che vedere con la nuova tendenza del 2025: vediamo cosa implica davvero lo zebra striping.

Cos’è lo “zebra striping”, il nuovo trend del bere nel 2025

Fra i possibili nuovi trend dei consumatori previsti per il 2025 ce n’è uno dal buffo nome: zebra striping. La tendenza in questione nulla ha a che fare con l’animale a strisce bianche e nere, ma il nome rimanda all’alternanza del consumo di bevande alcoliche e non nell’ambito di una stessa occasione sociale. La previsione, una delle cinque studiate dal report Distilled di Diageo, non ci stupisce neanche un po’. Questa attitudine si inserisce infatti nel più ampio interesse, soprattutto da parte delle generazioni più giovani, verso il benessere psicofisico che comporta anche la moderazione, in tutti i suoi aspetti.

Cosa significa zebra striping, trend del 2025

Zebre

Distilled 2025 è la seconda analisi annuale pubblicata dal gruppo Diageo (a capo di brand quali Guinness e Tanqueray), che approfondisce le tendenze dell’anno a venire sulla base di dati provenienti dai social media e da altre realtà online. Un report che non si limita al mondo del food and beverage, ma che ci offre spunti interessanti proprio nel settore che ci riguarda. Il più notevole è quello dello zebra striping, la tendenza ormai sempre più diffusa che vede le persone più giovani limitarsi nel consumo di alcol. Nello specifico, l’idea è quella di alternare il consumo di bevande alcoliche a quelle “virgin”.

I giovani non bevono vino perché il vino lo bevono i vecchi I giovani non bevono vino perché il vino lo bevono i vecchi

Il mondo low e no-alcohol (ovvero privo di o a basso contenuto di etanolo) è sempre più al centro dell’interesse mondiale, spinto anche dalle generazioni più giovani che adottano questo approccio per salvaguardare il loro benessere. Diageo approfitta del report a sua firma per ricordarci della campagna Mix It Up lanciata da Gordon’s, marchio di gin parte del suo portfolio. A ottobre dello scorso anno il brand aveva invitato consumatrici e consumatori ad alternare il consumo del suo prodotto Gordon’s Pink con quello di Gordon’s Pink 0.0%, ovvero la versione analcolica. Come si dice in inglese, una situazione win-win, in cui a vincere è sia la clientela che l’azienda.

Gli altri trend del 2025

Vi incuriosiscono anche gli altri trend previsti dalla multinazionale? Si vede, prevede e stravede la tendenza a quello che viene definito neo-edonismo, ovvero il desiderio di spendere una più ingente somma di denaro in un’unica, irripetibile esperienza. Non poteva poi mancare l’intelligenza artificiale, sempre più parte integrante della vita di tutti i giorni. Nella sfera di cristallo fanno la loro comparsa anche il senso di appartenenza a comunità con interessi e hobby simili e l’incoraggiamento per la prosperità, economica e non, a livello locale.