Nell’anno che ha forzatamente fatto entrare il delivery nelle nostre vite, una realtà come Cosaporto ha avuto modo di consolidarsi, crescendo del 600% rispetto all’anno precedente e chiudendo ora un aumento di capitale di 1,8 milioni di euro.
Il servizio di “Quality Delivery”, che sostanzialmente fa da tramite tra piccole realtà artigianali e consumatori, piazzando i prodotti online e consegnandoli a domicilio, si è arricchita, nel tempo, con l’ingresso di Boost Heroes, uno dei più attivi Venture Capital italiani, e di un investitore istituzionale come Lazio Innova.
Investitori che continuano a credere nello sviluppo del progetto, che in effetti si mantiene a tre cifre. Nel 2020 la performance economica ha registrato una crescita rispetto all’anno precedente di oltre il 600%, transazioni per oltre tre milioni di euro, destinate a raddoppiare nel 2021, e un aumento di oltre il 30% dello scontrino medio, che si assesta sui 55€. A questo si aggiunge un sempre crescente numero di partner commerciali, che oggi arrivano a 250.
Ma potrebbero essere molti di più, dice Cosaporto, che sostiene di declinare il 90% delle richieste di affiliazione per mantenere alta l’asticella della qualità.
A oggi, fanno parte del circuito dieci istoranti stellati Michelin; nomi di rilevanza nazionale nel mondo del food (tra gli altri Carlo Cracco, Iginio Massari, Ernst Knam, Claudio Sadler, Filippo La Mantia, Davide Longoni, Gabriele Bonci, Francesco Panella), ma anche grandi brand internazionali (LVMH, Rinascente, Giorgio Armani, Peck, MAC Cosmetics).
Insomma, il delivery è definitivamente entrato nelle nostre vite e, a giudicare dalle cifre, c’è chi scommette che non ne uscirà tanto presto.