Il successo dei panettoni artigianali ha inevitabilmente portato alla gourmettizzazione delle festività. Non ci si è limitati sono ad allargare il successo del lievitato di lusso al pandoro -per quanto senza mai raggiungere le vette di feticismo della sua controparte milanese- sono arrivate uova di Pasqua di design e listino adeguato e pure colombe di lievitisti di vaglia.
Mancava giusto l’epifania, ma la tradizionale calza piena di dolci poteva sembrare più adatta a merendine e dolciumi industriali, ma se le feste del 2024 non hanno ancora esaurito il vostro budget, Antonino Cannavacciuolo ha pensato a voi firmando la sua Calza della Befana.
La calza di Cannavacciuolo
Cosa ci si può aspettare dalla calza della Befana dello stellatissimo cuoco campano? Per prima cosa, la calza: a leggere la descrizione sullo shop ci tengono tantissimo, sottolineando come sia “realizzata artigianalmente in puro cotone al 100%. Il logo Cannavacciuolo non è semplicemente stampato, ma ricamato in maniera impeccabile senza trascurare alcun dettaglio, e ogni fibra del tessuto comunica altissima qualità”.
Poi, ovviamente il contenuto, tutte creazioni del Pastry Lab del Cannavacciuolo Group: tre tavolette, al latte con nocciole, fondente con frutta secca e una “gran cru” che, apprendiamo dagli ingredienti, è a base di cacao del Ghana e granella di riso soffiato. Oltre a questo una confezione da nove pezzi di cremini, adatti anche ai vegetariani, e una crema spalmabile nocciole e cacao.
Ma quanto costa la calza di Antonino? Una “pacca” da 79€ e l’avrete a casa vostra.