Il vicesindaco Francesco Persico, divenuto noto per la sua esperienza con il Coronavirus negli ospedali di New York, parla anche della dieta americana che ha dovuto subire in quei giorni.
La denuncia del vice del primo cittadino di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, ha avuto molta risonanza mediatica in questi giorni: il 28 febbraio era partito per gli Stati Uniti per un viaggio di lavoro, si è ammalato di Covid-19 ed è stato ricoverato in un ospedale della Grande Mela per 17 giorni, per un conto totale di 100mila dollari.
Insomma, uno scontrino che fa certamente rivalutare le possibilità offerte dalla sanità pubblica italiana, che avrà certamente molte falle, ma che almeno garantisce cure gratuite a chiunque ne abbia bisogno, senza il rischio di ridurlo sul lastrico o, in alternativa, di non essere curato.
Nella sua testimonianza, Persico ha anche parlato della dieta seguita in ospedale, e anche qua c’è chi è pronto a rivalutare le tanto criticate mense degli istituti sanitari nazionali. Secondo la testimonianza del vicesindaco, infatti, in terapia intensiva gli venivano serviti “Hamburger e patatine fritte, e pizza con il ketchup”: non esattamente una dieta salutare adatta a un malato. Tanto che Persico racconta di aver perso 12 chili, e di essere corso al supermercato a comprare del cibo appena uscito dall’ospedale.
[Fonte: Il Fatto Quotidiano]