Pare che la pandemia da Coronavirus abbia ridotto la presenza di carne di bovino e maiale sulle tavole degli italiani. Secondo i dati Istat, nel primo semestre del 2020 sono diminuite sia le macellazioni di bovini che di suini. Anche le importazioni sono calate, mentre sono aumentate le esportazioni.
I numeri parlano chiaro: nel corso del primo semestre del 2020 le macellazioni di bovini sono diminuite del 17,8% rispetto al medesimo semestre del 2020. Peggio va ai suini, con un calo del 20,2%. Tuttavia a giugno, quando il lockdown è finito, c’è stato un piccolo rialzo dei capi macellati: probabilmente fiorentine e grigliate sono tornate a essere mangiate nei ristoranti.
Calo anche per le importazioni: sempre nel primo semestre per bovini e bufalini si è registrato un calo dell’1,2%, mentre si arriva a una riduzione del 21,6% per i suini. E a proposito di importazioni di suini: Coldiretti aveva chiesto di bloccare quelle dalla Germania a causa della Peste suina.
Meglio vanno le esportazioni, in aumento sia per i bovini e bufalini (che segnano un +15,1%) che per i suini (con un +2,2%).
L’Istat ha poi anche specificato che c’è stata anche una riduzione dei prezzi di vendita, si parla del -63,4%. Il calo è stato registrato maggiormente nel Nord Italia, un po’ meno nel Centro-Sud. Ad abbassare i prezzi, inoltre, è stato l’87% dei grandi allevatori, sempre dati Istat.