L’organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha organizzato una due giorni che riunirà, l’11 e il 12 febbraio, esperti mondiali a Ginevra che si confronteranno sul Coronavirus e sulle ricerche volte a sviluppare un “possibile” vaccino.
“Per trovare un vaccino e sviluppare terapie contro il coronavirus servirà del tempo”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing quotidiano da Ginevra. “Dobbiamo essere guidati dai fatti, non dai rumors”, ha aggiunto, invitando in questa fase le persone a curare al massimo l’igiene personale, come prevenzione.
Intanto, è di poco fa la notizia relativa alla morte di Li Wenliang, 34 anni, il medico cinese che nel mese di dicembre aveva tentato di avvisare i colleghi per condividere il pericolo, ma era stato ignorato. Il giovane oftalmologo aveva notato 7 casi di un virus che gli ricordava la Sars all’ospedale di Wuhan in cui prestava servizio. Due mesi fa le autorità locali gli fecero intuire che era il caso di smetterla. La sua foto con la maschera dell’ossigeno e il tesserino d’identità è diventata virale sui social.
“Siamo molto tristi di annunciare la perdita del medico che per primo lanciò l’allarme sul nuovo coronavirus e che si è poi ammalato, e vogliamo ringraziare tutti i lavoratori che sono in prima linea, i medici e tutti coloro che abbiamo perso”. Ad affermarlo, Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme dell’Oms, in conferenza stampa a Ginevra.
Fonte: Ansa, Il Corriere della Sera