A causa dell’epidemia di Coronavirus in Cina sono stati chiusi parecchi McDonald’s e Starbucks. A dire il vero, la maggior parte delle grandi aziende e società hanno chiuso temporaneamente i battenti: si parla non solo di Apple, Toyota, ma anche di British Airways, United Airlines e Xiaomi.
Qualche giorno fa McDonald’s aveva annunciato la chiusura di tutti i suoi ristoranti e punti vendita in cinque città della Cina. Nelle restanti aveva deciso di aumentare i protocolli sanitari. In particolare rimarranno chiusi fino a una data non ancora ben precisata i locali di McDonald’s a Wuhan, Ezhou, Huanggang, Qianjiang e Xiantao.
Adesso arriva la notizia che anche Starbucks ha deciso di seguire le orme di McDonald’s: l’azienda chiuderà in via temporanea la metà dei punti vendita in Cina per paura dei possibili contagi. Considerate che a fine 2019 i locali a marchio Starbucks erano 4.292, per cui la chiusura di metà di essi avrà un forte impatto sugli introiti dell’azienda.
Sia McDonald’s che Starbucks non hanno fornito indicazioni in merito alla riapertura dei punti vendita: molto dipenderà dall’andamento dell’epidemia, considerando che parecchi dei ristoranti si trovano proprio nelle aree soggette alle nuove norme di restrizione dei movimenti volute dalle autorità locali per cercare di arginare la diffusione dell’epidemia.