Dopo le mascherine con la carta da forno, adesso tocca alle mascherine anti Coronavirus con i filtri del caffè. Ad avere l’idea è stata l’azienda tedesca Melitta che ha riconvertito la produzione per produrre mascherine protettive.
L’idea di indossare un filtro da caffè come mascherina anti Covid-19 potrebbe risultare un po’ ridicola, ma a quanto pare non è così. Anzi, l’idea che sta alla base è un pochino più complessa. Partiamo dall’inizio.
Melitta è un’azienda tedesca a cui è stato attribuito il merito di aver inventato i filtri da caffè in carta, filtri che, guarda caso, hanno la perfetta forma a cono ideale per adattarsi al viso umano. Solo che la carta non è il materiale più indicato per bloccare il Sars-Cov-2, ma qui arriva il lampo di genio: perché non usare il materiale utilizzato per i vacuum filter?
Ecco che allora l’azienda ha riconvertito prontamente la produzione e sta sfornando milioni di maschere per il viso a forma di filtro per il caffè, ma sfruttando il tessuto usato per questi filtri professionali. Katharina Roehrig, amministratore delegato di Melitta, ha spiegato al New York Times che la forma dei loro filtri per il caffè si adatta perfettamente alla bocca, la naso e al mento.
La forma dunque era già corretta, ma mancava solo il materiale adatto. Una volta trovato quest’ultimo, la Melitta ha potuto usare le medesime macchine che producono normalmente i filtri per il caffè per creare le mascherine. Una volta aggiunti gli elastici, le mascherine erano pronte.
Il passaggio più complicato, però, non è stato quello di trovare il materiale giusto, bensì quello di ottenere l’approvazione del Governo per poter vendere le mascherine come dispositivo medico. In realtà l’azienda sta ancora aspettando questa autorizzazione, anche se il materiale ha un triplo strato in microfibrea che ha un grado di certificazione in efficienza simile a quello delle mascherine chirurgiche già in uso. Una precisazione: ovviamente queste mascherine con questo tessuto come filtro non possono essere utilizzate per fare il caffè.
[Crediti | Food and Wine]