Torniamo a parlare di Coronavirus perché fra le ipotesi al vaglio del Governo c’è anche quella di permettere il cenone di Natale con massimo 6-8 persone a tavola. Ma non solo: oggi si deciderà anche in merito agli orari di apertura dei negozi, se si potrà spostarsi fra regioni e se sarà consentito andare a sciare.
Non c’è ancora niente di certo, ma pare che la maggioranza sia d’accordo finora su due punti:
- vietato aprire gli impianti sciistici fino a gennaio (la decisione fa parte di una decisione congiunta con Francia e Germania)
- quarantena obbligatoria per chi torna dall’estero dopo le vacanze
Oggi i vari capi delegazione parleranno anche del numero dei commensali a tavola e del coprifuoco, salvo poi incontrare anche i presidenti delle Regioni. Questo perché il Governo è improntato al rigore, mentre le Regioni vogliono riaprire per dare una boccata d’ossigeno all’economia. Solo che sia Palazzo Chigi che il Ministero della Salute temono una terza ondata (perché Ferragosto docet) ed è alquanto improbabile che allentino le misure.
Questi sono i nodi chiave delle norme di cui si discuterà oggi:
- persone a tavola: nel nuovo Dpcm ci saranno raccomandazioni sul numero massimo di commensali a tavola durante queste feste, ma non saranno divieti veri e propri. Si parla solamente di parenti stretti per un massimo di 6-8 persone
- centri commerciali: riapertura provvisoria dei centri commerciali e dei grandi magazzini nel fine settimane e nei giorni festivi, ma solo per due settimane. Le limitazioni riprenderanno dopo il 20 dicembre
- negozi: la proposta è quella di aumentare l’orario di chiusura fino alle 22. Ma diversi membri del Governo sostengono che una misura del genere aumenterebbe le uscite serali
- coprifuoco: qualcuno vuole che sia mantenuto alle 22, altri chiedono che sia anticipato alle 21. Se però i negozi verranno aperti fino alle 22, il coprifuoco potrebbe spostarsi alle 23. Salvo la notte di Natale per permettere a tutti di partecipare alla messa di mezzanotte
- spostamenti fra regioni: essendo che dal 10 dicembre in poi è probabile che molte regioni tornino in fascia gialla, verrebbe meno il divieto di spostarsi. Ma i ministri Speranza e Boccia stanno chiedendo di inserire nuove restrizioni per evitare gli spostamenti in tutta Italia. Il tutto sempre nell’ottica di non fare come in estate quando gli italiani si sono spostati ovunque, portando con sé il virus. La richiesta è quella di mantenere la regola della fascia arancione, cioè che dalle 5 alle 22 ci si può spostare solamente nel proprio comune, mentre qualcuno vorrebbe delle deroghe per permettere il ricongiungimento famigliare nei giorni di festa fra genitori e figli, coniugi e partner conviventi
- seconde case: nel caso permanesse il divieto di spostarsi fra Regioni, potrà recarsi nelle seconde case solamente chi lì ha la residenza o il domicilio