Non solo in Giappone (e in Francia, qui sono state abbattuti parecchi esemplari di anatra): anche in Corea del Sud sono stati registrati nuovi focolai di influenza aviaria. Per questo motivo sono stati uccisi già 5,6 milioni di polli per evitare la diffusione del virus.
Mentre aumentano nuovamente i casi di Covid-19, la Corea del Sud deve pensare anche ad arginare la nuova epidemia di influenza aviaria. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Yonhap, il Ministero dell’Agricoltura ha deciso di velocizzare la soppressione del pollame intorno agli allevamenti risultati positivi all’influenza aviaria.
Per questo motivo sono già stati uccisi 5,6 milioni di polli a partire dal primo caso registrato a novembre, il tutto a scopo preventivo. Ma non solo i polli sono finiti vittime di questo protocollo: anche quaglie e anatre sono state soppresse.
Come previsto dai protocolli, anche in questo caso intorno alle fattorie in cui sono stati rilevati casi di infezione dal virus H5N1, è stato deciso di sopprimere tutto il pollame in un raggio di 3 km. Il virus potenzialmente può contagiare anche le persone. Tuttavia dal 1997, anno in cui è stata segnalata ad Hong Kong la prima trasmissione alle persone, non ha fortunatamente dato grossi contagi, finendo col colpire solamente persone che si trovavano a stretto contatto con il pollame infetto.