Da Coop arriva la bottiglia di acqua minerale a marchio proprio creata totalmente con il 100% di plastica riciclata. Ma c’è di più: il tappo non è staccabile, in modo che non vada persa e venga riciclato anche lui.
Queste bottiglie d’acqua saranno disponibili nel singolo formato da 1 litro, saranno sia naturale che frizzante e l’acqua oligominerale arriverà dalla sorgente di Monte Cimone (Modena). Non andate, però, a cercarle subito fra gli scaffali: saranno messe in vendita solamente a partire da metà giugno 2021.
La realizzazione di queste bottiglie è stata possibile grazie alla Legge di Bilancio 2021 che ha permesso di creare bottiglie e vaschette ad uso alimentare in PET riciclato fino al 100% (in precedenza il limite era del 50%: per fare un esempio, infatti, nel 2020 Coca Cola aveva potuto lanciare in Italia una bottiglia in plastica riciclata solo del 50%). Non è certo un caso che Coop stia procedendo lungo questa strada: tre anni fa, infatti, la catena di supermercati aveva aderito alla Pledging Campaign voluta dall’Unione Europea per spingere l’uso della plastica riciclata. Coop era stata l’unica insegna della GDO ad aderire sin da subito a questo progetto.
In realtà è dal 2009 che Coop presta particolare attenzione all’acqua imbottigliata. All’epoca aveva lanciato la campagna “Acqua di casa mia” per un uso più responsabile dell’acqua minerale: tramite quel progetto aveva ridotto le emissioni di CO2 con la sgrammatura delle bottiglie e l’aumento di numero di fonti di acqua lungo tutta la penisola.
Si passa poi all’estate 2019, con il Jova Beach Tour durante il quale aveva fatto il suo debutto la bottiglia di acqua Coop in plastica riciclata al 30%.
Ma torniamo alla nostra bottiglia Coop di plastica riciclata al 100%. Come anticipavamo, la novità del formato sta anche nel tappo che rimane attaccato al sigillo della bottiglia. Grazie a questa innovazione, la bottiglia può essere richiusa più volte senza il rischio di perdere o far cadere il tappo. Inoltre, una volta finita la bottiglia, il tappo non verrà più disperso e entrerà nel processo di riciclo.
Si tratta di una soluzione che anticipa una norma di legge che prevede che, dal luglio 2024, contenitore e capsula non debbano separarsi.