Il primo giugno è la Giornata Mondiale del Latte, prodotto che gli Italiani sembrano amare sempre meno. Il World Milk Day, istituito dalla FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione) nel 2001, ricorda l’importanza di quello che viene universalmente considerato un alimento importantissimo.
Un alimento che gli Italiani hanno certamente riscoperto durante il lockdown (così come molti altre materie prime, quali il riso o il miele, ad esempio), ma che fa sempre meno parte delle loro abitudini alimentari. Già il 2019 aveva infatti fatto registrare un calo del 2,5% di consumi di latte fresco, e anche durante le settimane di lockdown gli Italiani hanno scelto soprattutto il latte UHT a lunga durata. Una tendenza – quella del calo dei consumi di latte – registrata un po’ in tutto il mondo, complice anche la sempre più diffusa scelta di alternative a base vegetale. I “Dairy Farmers of America” hanno annunciato all’inizio di quest’anno che le vendite di latte sono diminuite di $ 1,1 miliardi nel 2018.
Se è vero che il consumo è aumentato nelle case degli Italiani durante il lockdown, è altrettanto vero che la chiusura forzata del circuito Horeca ha creato notevoli problemi alle vendite dei produttori, con un -25% delle vendite di latte in generale.
[Fonte: Ansa]