L’Istat fotografa i consumi italiani ai tempi del Coronavirus, confermando quanto già era evidente: rallentano gli acquisti e aumenta la propensione al risparmio.
Presentando i dati , l’Istat parla di una “brusca contrazione”dei consumi nel primo trimestre di quest’anno, indubbiamente una situazione legata alla pandemia e alle conseguenti misure di contenimento. Il calo della spesa per consumi finali delle famiglie registrato è del 6,4%, mentre la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 12,5%, in rialzo di 4,6 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2019.
Non è solo una questione psicologica a frenare gli Italiani rispetto ai consumi: il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell’1,6%, sempre secondo le analisi dell’Istituto.”Le misure di sostegno ai redditi introdotte per contenere gli effetti negativi dovuti all’emergenza sanitaria hanno limitato in misura significativa la caduta del reddito disponibile e del potere di acquisto delle famiglie”, ha spiegato l’Istat commentando i dati.
Diminuisce infatti anche il potere d’acquisto delle famiglie, con un -1,7% nel primo trimestre dell’anno rispetto ai tre mesi precedenti, a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (+0,2% la variazione del deflatore implicito dei consumi delle famiglie rispetto al trimestre precedente). Qualche dato positivo inizia a registrarsi a partire da giugno, con segnali di ripresa della fiducia dei consumatori (che passa da 94,3 a 100,6), che si spera aiuti a far ripartire gli acquisti.
[Fonte: La Repubblica]