Così come riportato da Il Fatto Quotidiano, ci attendono brutte sorprese quando andremo ad acquistare la conserva di pomodoro: infatti i prezzi sono in crescita del 60% a causa del rincaro dell’acciaio.
Il fatto è che nel corso degli ultimi tempi, l’acciaio che arriva dai produttori asiatici è in forte calo. Un po’ questo è dovuto ai problemi collegati all’epidemia da Covid-19, un po’ all’aumento della domanda interna. Solo che le aziende europee non hanno le capacità per colmare questa carenza ed ecco che, automaticamente, il prezzo dell’acciaio è aumentato.
E con l’acciaio si fanno i barattoli di latta che vengono riempiti di conserva di pomodoro, il che vuol dire che il suo prezzo finale subisce un notevole incremento. Giovanni Cappelli dell’Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Imballaggi Metallici (Anfima) ha spiegato che a inizio 2021 l’aumento di prezzo era del 15%. All’inizio non c’erano state particolari preoccupazioni: oscillazione del genere sono comuni e solitamente si riequilibrano nel giro di qualche mese.
Solo che, adesso, rispetto a settembre scorso, siamo arrivati a un rincaro del 60%. C’è poi il problema dei rifornimenti: le acciaierie europee non riescono a stare dietro alla domanda e ordinare adesso, vuol dire ricevere l’acciaio l’anno prossimo. Finora si è riusciti a compensare sfruttando le scorte dei magazzini, ma è impensabile continuare così. Anche perché l’acciaio che proviene dall’Asia prima costava 1.700 euro per un container di 25 tonnellate, adesso ne costa 6mila.
Questo inevitabilmente andrà a impattare anche sul prezzo finale dei prodotti: se la situazione non cambierà, sugli scaffali troveremo per forza di cose la conserva di pomodoro a prezzi maggiorati. Questo anche perché l’imballaggio rappresenta fino a un terzo del costo di produzione. E si stima un incremento del costo finale almeno del 10%.
La questione si complica considerando che nel 2020 non solo l’export della conserva di pomodoro in latta ha confermato il suo incremento, ma anche il mercato interno è aumentato. Questo perché a causa della chiusura dei ristoranti, gli italiani hanno comprato più prodotti a lunga scadenza. Il che ha scatenato un effetto a ruota: i conservieri hanno deciso di aumentare la produzione per il 2021, il che vuol dire maggior necessità di barattoli di acciaio e quindi un maggior fabbisogno di materia prima. Che però costa di più.