Diciamo che a docenti, presidi e personale scolastico in generale l’esternazione di Concita De Gregorio su Mario Draghi e l’alberghiero non per niente piaciuta.
In diretta tv su La7, durante il programma In Onda, la giornalista stava parlando del momento della crisi di Governo con annesse dimissioni di Mario Draghi. Così se ne è uscita con la frase: “Aveva il tono di uno che, titolare di cattedra ad Harvard, è stato incaricato di una supplenza all’alberghiero di Massa Lubrense”.
Non paga, poi, a Invececoncita ha ulteriormente approfondito la questione, ribadendo sempre lo stesso concetto. Solo che l’intervento ha fatto infuriare dirigenti scolastici e insegnanti, i quali hanno sottolineato che quella frase sminuisce sia gli studenti che frequentano gli istituti alberghieri, sia i professori che lì insegnano.
La dirigente scolastica Laura Biancato, sulla sua pagina Facebook, si è ironicamente (e amaramente) complimentata con la giornalista per questo commento che in un nanosecondo riesce ad affossare contemporaneamente la pari dignità delle scuole di qualsiasi ordine, grado e indirizzo e anche il diritto di ciascun ragazzo/a di veder considerato il proprio talento, sempre ugualmente prezioso, sia che si tratti di una propensione per il greco, per l’arte di cucinare, per la tecnologia o per la fisica.
Diversi commenti sui social, poi, sono dello stesso avviso della docente. Un utente parla di una pessima metafora e si chiede perché l’istituto alberghiero non vada bene. Qualcun altro inverte la metafora e si chiede se il professore di Harvard non sarebbe in grado di fare qualcosa di buono all’alberghiero essendo questo un lavoro molto più difficile.
Concorde anche la segretaria della Cisl Scuola che parla di “parole insensate” e intrise di sarcasmo offensive. E sostiene che da queste parole emerge la condizione di ignoranza in cui si trovano alcuni “sedicenti giornalisti”.
E mentre l’istituto polispecialistico San Paolo, a cui fa capo l’istituto alberghiero, chiede le pubbliche scuse della giornalista, c’è invece chi le dà ragione: alcuni docenti dell’alberghiero non si sono sentiti offesi da tali parole, sottolineando che l’obiettività è una dote sempre più rara.