Como: ’ndrangheta gettava rifiuti speciali nei campi destinati ai pascoli

È stato scoperto uno sconcertante traffico di rifiuti speciali in provincia di Como: affiliati della 'ndrangheta hanno inquinato i campi destinati ai pascoli di mucche da latte e da carne.

Como: ’ndrangheta gettava rifiuti speciali nei campi destinati ai pascoli

Sei persone sono state incastrate per aver permesso che enormi quantità di rifiuti speciali venissero versati nella provincia di Como: le Forze dell’Ordine hanno scoperto uno sconcertante collegamento tra la ‘ndrangheta e l’inquinamento di alcuni campi destinati al pascolo

Almeno 85mila metri cubi di materiale tossico versati in un’area agricola in cui pascolavano mucche da latte e da carne: nel corso di alcune indagini iniziate nell’aprile del 2019 e concluse dopo circa un anno, le telecamere nascoste hanno smascherato un traffico illecito di rifiuti classificati come speciali, sepolti in un’area agricola che si trova vicino a Cantù, precisamente nel comune di Senna Comasco, in località Gaggio.

Secondo l’operazione eseguita dai carabinieri del Reparto operativo di Como, almeno sei persone sono complici di questo disastro ambientale: i rifiuti pericolosi venivano interrati nei campi per più di 4,7 ettari, compromettendo tutto l’ecosistema dove si snodano, tra l’altro, importanti falde acquifere. “Tutti quei rifiuti speciali sono stati stratificati nel tempo – ha spiegato il tenente colonnello Andrea Ilari, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Como -. Faremo altri carotaggi per vedere quanto altro materiale c’è lì sotto e di che tipo. I rifiuti sono stati sversati per almeno 5 anni, forse di più. Provenivano dalla Lombardia, tutto a km zero insomma”.

Tra i sei arrestati ci sono tre imprenditori di un’impresa edile del Comasco, già sottoposta nel 2017 ad interdittiva antimafia e appartenenti alla stessa famiglia criminale di origine calabrese di Fino Mornasco. A capo dell’azienda edile al centro dell’inchiesta, c’è infatti un noto pregiudicato originario di Giffone, in provincia di Reggio Calabria, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti nel1994. Altri due arrestati sono i figli dell’uomo.

Ai domiciliari sono finiti, invece, il proprietario dei terreni che secondo l’accusa ha messo a disposizione i fondi agricoli di Senna Comasco, aiutando l’impresa edile nell’occultamento dei rifiuti con livellamento del terreno, e un dirigente del comune di Senna Comasco, ora in pensione.

[Fonte: Today.com]