Il dipendente di un ristorante e un ausiliare della sosta finiscono nei guai a Como: pare che avessero un accordo per cui in cambio di pranzi e cene veniva chiuso un occhio sulle multe.
A finire indagati due uomini che, secondo le indagini coordinate dalla Procura di Como, avevano un patto ben preciso e rodato: niente multe al dipendente o ad altri clienti del ristorante. Il tutto veniva ripagato con un pratico cambio merce: cene e pranzi a scrocco per ringraziare del favore.
Per ora l’indagine riguarda solo il singolo dipendente e non l’intero locale, e infatti la società proprietaria del ristorante sta procedendo a tutelarsi da questa vicenda, divulgando una dichiarazione stampa in cui assicura tutti della sua estraneità ai fatti, tenendo a puntualizzare che loro “sono estranei a qualsiasi coinvolgimento, così come i soci e l’amministratore unico”.
“Le accuse di reato riguardano un dipendente, e non gestore, del ristorante”, che – dicono dalla società coinvolta – non lavora più per il locale già dall’inizio dell’anno. Per questo, dice ancora la nota, la società “attende gli sviluppi del procedimento penale e si riserva di tutelarsi in sede giudiziale contro i soggetti responsabili del danno economico e di immagine”.
[Fonte: Qui Como]