Dal pane invenduto nasce la birra artigianale. Succede a Como, dove la Confcommercio locale, insieme ai panificatori e agli studenti del Cfp di Monte Olimpino, hanno recuperato le michette invendute per utilizzarle per la fermentazione della birra.
“È una ricetta senza tempo inventata dagli assiro babilonesi – spiega Franco Dipietro di Biova Project, startup che opera nella lotta allo spreco alimentare – Da 150 chili di pane invenduto possiamo ricavare 2.500 litri di birra artigianale, il solo fatto di utilizzare pane per la fermentazione della birra ci consente di risparmiare il 30% di materie prime, in particolare il malto d’orzo, sostituito dalle michette che vengono tostate e sbriciolate”.
Una volta prodotta la birra, questa torna ai panettieri che possono rivenderla ad un prezzo consigliato. Questa birra “nata dal pane” si potrà trovare anche in bar, ristoranti, negozi di alimentari, birrerie e gastronomie, ma non nei centri commerciali.
“La bella stagione è ormai iniziata e speriamo che questa birra si un modo per dare il benvenuto ai turisti che arriveranno – sottolinea il direttore di Confcommercio Como, Graziano Monetti – Dopo tanti sforzi compiuti in questo lungo periodo di grandi restrizioni. Guardare al futuro con fiducia può aiutarci ad affrontare meglio il momento attuale”.
Fonte: Il Giorno