Per un paese come l’Italia l’export rappresenta una delle colonne portanti dell’economia; il Made in Italy viene richiesto in tutto il mondo in quanto sinonimo di alta qualità, praticamente in ogni settore.
E soprattutto nel mercato del food, le cui esportazioni – insieme a quelle del mercato farmaceutico – potranno ripartire verso Cina, Vietnam, Filippine e Germania in autunno. Ancora nessuna informazione per quanto riguarda l’export verso gli USA, che non potrà restare fermo ancora per molto.
Se il mercato agroalimentare sarà tra i primi a poter ritornare ad esportare, per quanto riguarda a settori come l’automotive dovranno attendere invece fino al 2021.
Come riporta il Corriere della Sera, secondo il SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero), l’export italiano, dopo un decennio di espansione, conoscerà il segno meno con una decrescita compresa tra il -5 e il -10% nel 2020, che varierà a seconda dei settori. Già dal 2021, però, la tendenza potrebbe tornare positiva con un +5/+10% grazie al recupero della domanda.
Già lo scorso anno, inoltre, i dazi USA avevano dato il via ad un piccolo rallentamento delle esportazioni su scala globale, inasprito ulteriormente dalla pandemia da coronavirus.