La Coldiretti mette in guardia: il caldo anomalo di questo 2019 ha fatto saltare i programmi degli agricoltori. Le temperature stagionali più alte della media hanno fatto sì che cavoli, sedano, broccoli, prezzemolo, finocchi, bietole e cicoria maturassero tutti contemporaneamente, come se fosse primavera.
Il 2019 è stato il quarto anno più caldo dal 1800 (è stato preceduto nell’ordine da 2015, 2014 e 2013), con una temperatura media nel corso dei primi undici mesi che è stata di 0,88 gradi centigradi sopra la media. Questo è quanto ha rivelato Coldiretti sfruttando i dati di Isac Cnr. Secondo Coldiretti questo caldo fuori stagione altera i normali cicli stagionali e fa l’esempio degli alberi di pero della Puglia: sono già in fiore a dicembre, mentre tutto il resto matura contemporaneamente per via delle temperature primaverili.
Quello che però preoccupa maggiormente Coldiretti è il fatto che, inevitabilmente, le temperatura da adesso in poi potrebbero abbassarsi rapidamente, provocando danni irreparabili alle piante in fiore. Il che vuol dire un minor raccolto di frutti in primavera e estate. L’agricoltura italiana è alle prese con un clima impazzito: nel giro di poche ore si passa da ondate di maltempo con piogge eccezionali a periodi di siccità persistente.
Coldiretti rammenta a tutti come, nell’autunno del 2019, si siano avuti una media di quattro nubifragi al giorno (incluse tempeste di pioggia, vento, neve, grandine e anche trombe d’aria), con un incremento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il che, tradotto, vuol dire centinaia di milioni di danni nelle campagne.