Quattro Pugliesi su dieci sono in sovrappeso a causa del lockdown per il Coronavirus.
E non solo i Pugliesi, vorremmo aggiungere noi, ma ci limitiamo a riportare quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia condotta nella rete di fattorie e mercati di Campagna Amica e su dati Crea, il Centro di ricerca alimenti e nutrizione, diffusa in occasione dell’Obesity Day 2020, la giornata internazionale di consapevolezza sul tema dell’obesità. Dunque, fra i danni collaterali del Covid-19, c’è anche una tendenza all’obesità che, ricordiamo, non è proprio una cosa su cui scherzare, visto che è una vera e propria malattia ed è anche fra le cause che aumentano i rischi del Coronavirus.
Ma in questo, lockdown, smartworking, divieti negli sport e ansia generalizzata di certo non hanno aiutato a gestire al meglio la nostra dieta quotidiana. “La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo”, spiega Coldiretti Puglia, concludendo che meno attività fisica e più tempo passato in casa hanno inevitabilmente avuto effetto sulla bilancia.
E prova a dare un po’ di numeri, giusto per rendere la questione meno astratta: tra le persone collocate in smart working o in cassa integrazione, nel 54% dei casi si è registrato un aumento medio di peso di quattro chilogrammi, come racconta una ricerca della Fondazione Adi dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.
E il 40% dei Pugliesi, conclude Coldiretti, ora deve mettersi di corsa a dieta, prima che arrivi un secondo lockdown (Dio ce ne scampi).
[Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno]