Perfino la Coca Cola accusa la crisi economica derivante dalla crisi sanitaria del Coronavirus. Le vendite, infatti, sono diminuite durante il periodo del lockdown, anzi, sono precipitate. – 28% nel secondo trimestre del 2020 in tutto il mercato mondiale e perfino in quello degli Stati Uniti, che è da sempre il principale riferimento per la bevanda gassata più celebre del mondo.
Il motivo, spiega il Wall Street Journal, è semplice: circa metà degli affari della Coca-Cola proviene dal circuito Ho.Re.Ca.: ristoranti, bar, cinema e stadi, luoghi che sono stati chiusi in tutto il mondo a causa della pandemia. Eppure, adesso, Coca Cola affronta la situazione con una ventata di ottimismo, dichiarando di ritenere che le maggiori sfide finanziarie siano ormai alle spalle, nonostante l’attuale impennata dei casi di Coronavirus in molte zone degli Stati Uniti.
“Il peggio è passato”, ha detto l’azienda commentando i dati negativi relativi ai primi mesi del 2020: secondo i loro calcoli, le vendite sono già in ripresa nei mesi di maggio e giugno e, a meno di nuovi lockdown (non del tutto improbabili, per la verità, soprattutto negli Usa), le previsioni sono di un’ulteriore crescita per i prossimi mesi, nel tentativo di riportare i bilanci alla normalità entro la fine dell’anno.
[Fonte: Wall Street Journal]