In Kenya la Coca Cola viene usata per uccidere i neonati visto che l’aborto è illegale. A lanciare l’allarme sono alcuni attivisti per i diritti umani: le donne uccidono i bambini appena nati dando loro la Coca Cola. Il problema è più complesso di quanto non si pensi: nel paese abortire non è legale, ma le madri non riescono a sostenere loro stesse e i figli a causa dell’estrema povertà e quindi sono obbligate a farli nascere, salvo poi commettere un infanticidio.
E visto che l’aborto non è legale, hanno trovato altri metodi per uccidere i bambini. In molti casi vengono abbandonati nelle discariche e qui vengono lasciati a morire, mentre in altri casi vengono ingozzati appena nati con la Coca Cola in modo da intossicarli e farli morire.
Il connubio fra alto tasso di povertà e la mancanza di una legge che consenta alle donne di abortire ha condotto a questa situazione. La legge attuale, infatti, prevede che l’aborto sia possibile solamente quando la salute della madre è a rischio. In caso contrario si incorre in una recluszione fino a 14 anni in carcere. E questa pena coinvolge sia la madre che è ricorsa all’aborto, sia a infermieri e medici che ricorrono all’aborto.