Coca Cola non ci ha pensato su due volte a scaricare Ja Morant: la star della NBA è stata silurata dalla casa madre e ripudiata come testimonial del Powerade dopo aver pubblicato dei post sui social dove lo si vede con una pistola in mano. Ovviamente anche la sua squadra lo ha sospeso, per lo stesso motivo.
Coca Cola ripudia come testimonial del Powerade la star Ja Morant
Tutta la vicenda è nata quando Ja Morant, noto playmaker di 23 anni della NBA, ha pubblicato sui social media contenuti dove lo si vedeva tenere in mano una pistola dopo una notte alquanto movimentato in un locale di strip di Denver.
Il fatto è che la cosa non è piaciuta per niente né alla sua squadra, i Memphis Grizzlies, né a Coca Cola, di cui Morant era testimonial per il Powerade. Così i primi lo hanno sospeso, mentre la seconda ha deciso di ritirare tutte le pubblicità con protagonista il playmaker.
A dire il vero non è ancora ben chiaro se Coca Cola si sia limitata a eliminare le pubblicità o se abbia del tutto reciso il contratto di collaborazione col giocatore. La genialata di tutta la vicenda è che Morant aveva firmato un contratto di sponsorizzazione pluriennale con Powerade solamente pochi giorni prima di pubblicare quel video su Instagram.
Probabilmente Morant, preso dall’euforia del momento, non avrà pensato alle conseguenze del suo gesto, ma queste conseguenze gli sono ora capitate fra capo e collo. E rischiano di costargli caro: l’azienda non ha specificato l’entità della sponsorizzazione, ma pare che abbia svelato a Bloomberg che Morant sarebbe stato il protagonista della più grande campagna di marketing dei 36 anni di storia del Powerade.
Per ora sia Coca Cola che Nike, l’altro partner pubblicitario del giocatore, tacciono e non hanno rilasciato commenti. Nel video in question si vede Morant a torso nudo, mentre fa dondolare la pistola in mano cantando a squarciagola il testo della canzone Bring’Em Out del rapper YoungBoy Never Broke Again.
Secondo i proprietario dello strip club, durante la serata Morant sarebbe stato “eccezionalmente rispettoso” e molto dolce. Di ben altro avviso, però, sono stati i ballerini: uno ha rivelato che le buffonate del giocatore con la pistola in mano hanno terrorizato gli altri ballerini.
Anche l’agente di Morant, Jim Tanner, tace, così come il suo avvocato, Keenan Carter e la squadra dei Memphis Grizzlies. Quello che si sa è che, secondo quanto riferito da Mike Bass, portavoce della NBA, le indagini della lega sono ora in corso. Le autorità cittadine, invece, pur avendo affermato di aver indagato sull’incidente, hanno spiegato che non c’erano prove sufficienti per accusare Morant di un qualsiasi crimine.
Ovviamente il giocatore ha chiesto scusa sia alla squadra che al pubblico, ma ormai mi sa che la sponsorizzazione con Coca Cola è solo un lontano ricordo.