La Coca Cola è pronta a razionalizzare il portafoglio dei suoi brand per contenere le perdite dovute alla crisi economica conseguente alla pandemia di Coronavirus.
L’annuncio è stato dato direttamente dall’amministratore delegato di Coca-Cola, James Quincey, che come ha riportato il The Wall Street Journal ha detto agli analisti che è il momento di eliminare dall’offerta molti dei 400 marchi locali e regionali, in particolare quelli più piccoli, meno redditizi e che consumano risorse. Il 21 luglio 2020, Coca-Cola ha riportato i suoi ultimi risultati. La performance è stata un misto di buone notizie e notizie meno buone.
Alcuni dei marchi di Coca-Cola stanno andando abbastanza bene, come il succo d’arancia Simply e il latte Fairlife, ma su altri marchi il mercato risente pesantemente del periodo di chiusura del comparto della ristorazione. Per resistere al colpo negativo alla redditività dovuto alla pandemia, Coca-Cola sta dunque riesaminando l’intero portafoglio di marchi, valutandone attentamente le loro performance commerciali.
Già il mese scorso, ad esempio, Coca-Cola ha deciso di eliminare Odwalla, un marchio di succhi e frullati con sede a Santa Cruz, in California, acquisito dall’azienda nel 2001. Coca Cola non è l’unica azienda a fare questo tipo di ragionamenti in un momento difficile per il mercato internazionale: molte realtà globali stanno approfittando della pandemia per rivalutare i propri investimenti in marchi che richiedono risorse ma non generano profitti seri.
[Fonte: Forbes]