Coca Cola HBC Italia è il primo imbottigliatore dei prodotti dell’omonimo marchio sul territorio del nostro caro e vecchio Stivale, e stando a quanto contenuto nel suo 19° Rapporto di Sostenibilità, intitolato La Scelta di Guardare Lontano, negli ultimi dieci anni ha investito circa mezzo miliardo di euro nelle attività commerciali del nostro Paese. Una mole economica che passa per macchinari per l’imbottigliamento o per il packaging, negli impianti di raffreddamento e ancora nelle centrali di cogenerazione ma che, di fatto, è stata declinata soprattutto in “iniziative volte a promuovere un processo di innovazione particolarmente focalizzato sulla transizione verso un modello di economia circolare”.
Coca Cola HBC e gli investimenti in Italia: un’occhiata ai numeri
Dati alla mano, al centro del potenziamento di Coca Cola HBC Italia ci sono soprattutto i suoi tre siti produttivi, tant’è che tra lo stabilimento di Nogara in provincia di Verona, quello di Oricola in Abruzzo e quello di Marcianise, in Campania, l’ammontare complessivo delle spese ammonta a circa 440 milioni di euro. È bene notare, per di più, che nel settembre dello scorso anno è avvenuta la riapertura dello stabilimento in quel di Gaglianico, in provincia di Biella, che a oggi è in grado di trasformare fino a 30 mila tonnellate di Pet all’anno in preforme in 100% plastica riciclata destinate all’imbottigliamento.
Come tuttavia accennato in apertura di articolo il vero fil rouge degli investimenti dell’ultimo decennio è stata la sostenibilità: nel rapporto è scritto che, rispetto al 2010, Coca Cola HBC ha di fatto diminuito le proprie emissioni di CO2 di 45 mila tonnellate. Qui, tuttavia, ci pare doveroso ricordare che il colosso a stelle e strisce è di fatto recentemente stato eletto – ancora una volta – come il maggiore produttore di plastica al mondo (un primato che stride clamorosamente con il suo ruolo di sponsor al Cop27); e che solamente nell’ultimo mese ha annunciato il passaggio totale all’utilizzo di bottiglie di plastica riciclata.
Tolti i (necessari) puntini sulle i, è bene notare che l’obiettivo per il futuro di Coca Cola HBC è – stando a quanto riportato nel rapporto – quello di crescere ancora tra i consumatori italiani. “In Italia siamo presenti in territori dove è certamente possibile fare nuovi investimenti” ha commentato a tal proposito Giangiacomo Pierini, direttore Corporate affairs & sustainability di Coca Cola HBC Italia.
“Non mi preoccupa il breve periodo, ma nel medio periodo oggi è difficile in quale direzione si potrà andare a investire” ha continuato. “Mi spiego: se la bozza della Commissione europea per il nuovo regolamento sulla plastica dovesse essere confermata, per un’azienda come Coca Cola HBC si tratterebbe di ripensare tutto il modello produttivo. Dovremmo ipotizzare un riuso obbligatorio, impianti di lavaggio, zone di stoccaggio per le bevande vuote. Ma soprattutto, nessuna delle nostre linee di produzione di Pet sarebbe pronta: andrebbero tutte fatte ex novo”.