Il Consorzio di Bonifica Veronese (ente preposto alla gestione delle opere idrauliche e irrigue nel territorio della pianura veronese) ha indetto un bando per cercare finanziatori su un progetto ben preciso: rimpinguare le falde acquifere, tramite infiltrazioni da aree forestali create appositamente. Il finanziatore sarà Coca-Cola HBC Italia. Riempire le sorgive servirà per situazioni di emergenza come ad esempio la siccità, con lo scopo secondario di compensare l’acqua prelevata dalla multinazionale stessa (legalmente, su concessione regionale).
La collaborazione è stata annunciata durante una conferenza stampa presso la sede di Confindustria Verona, dove è stato descritto il progetto preso in mano da Coca-Cola e che sarà attuato il prossimo autunno. La multinazionale ha pertanto l’ennesima occasione di mostrare il proprio impegno nella sostenibilità, puntando sullo stabilimento di Nogara (VR) ovvero il più grande d’Europa.
In cosa consiste il progetto finanziato da Coca Cola
Sul sito ufficiale del Consorzio è disponibile il bando nella sua interezza. Si legge: “intende raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici interessati alla compartecipazione per la realizzazione di iniziative progettuali che abbiano per oggetto la realizzazione di Aree Forestali di Infiltrazione (di seguito AFI). L’iniziativa in questione consiste nella creazione, all’interno di appezzamenti agricoli, di una rete di canali scavati a pettine alternati a filari arborei/arbustivi, nell’ambito dei quali far convogliare l’acqua prelevata da corpi idrici superficiali al fine di facilitarne l’infiltrazione nella falda freatica. In questo contesto il Consorzio intende raggiungere i seguenti obiettivi: rimpinguamento falda freatica con benefici sulle portate idriche delle risorgive, produzione legnosa per fini energetici (energia rinnovabile da biomassa), miglioramento del paesaggio e incremento della biodiversità“.
Accennavo in apertura che c’è anche uno scopo non dichiarato nel bando, ma dichiarato da Coca-Cola sul proprio sito web ufficiale: “compensare la quantità di acqua estratta annualmente dallo stabilimento veronese di Coca-Cola HBC Italia che, tuttavia, per le propria attività produttiva è dotato di una concessione regionale per attingere da pozzi che non hanno alcuna influenza sulle forniture destinate al territorio”. Giusto per mettere i puntini sulle i: un bel progetto sostenibile e altruista, che ha però un interesse diretto per Coca-Cola, per quanto “tutte queste attività sono svolte in piena ottemperanza alle autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti”. L’azienda è completamente in buona fede e il progetto è oggettivamente notevole. Fa comunque riflettere il fatto che sia intervenuta una multinazionale, peraltro assai attiva nel settore dell’acqua.