Coca cola e Pepsi usciranno dall’associazione dell’industria della plastica, sostiene Greenpeace

Secondo Greenpeace Usa, i due colossi delle bevande gasate Coca Cola e Pepsi sono pronti a uscire dall'associazione dell'industria della plastica, l'associazione di categoria più importante degli Stati Uniti.

Coca cola e Pepsi usciranno dall’associazione dell’industria della plastica, sostiene Greenpeace

Coca-Cola e PepsiCo, i più grandi marchi internazionali produttori di bevande gasate, sarebbero pronti a seguire la petizione di Greenpeace Usa e uscire dall’Associazione dell’industria della plastica (Plastics Industry Association).

A sostenere l’imminenza dell’operazione è la stessa Greenpeace Usa, che già da tempo chiede alle multinazionali degli alimenti e delle bevande “ogni sforzo per ridurre l’utilizzo di plastica monouso”.

Per Coca Cola e Pepsi non sarebbe un’operazione di poco conto: l’associazione dell’industria della plastica è l’associazione di categoria più importante degli Stati Uniti, ma negli ultimi mesi si è opposta ai divieti sulla plastica monouso già introdotti in alcuni Stati americani, tentando di fermare un trend sempre più popolare e diffuso, quello della salvaguardia dell’ambiente tramite la riduzione della plastica usa e getta.

“Coca-Cola e PepsiCo si sono finalmente accorte di non poter affermare pubblicamente di voler porre fine all’inquinamento da plastica e nel contempo sostenere economicamente una associazione che esercita pressioni per mantenere inalterata la nostra dipendenza dalla plastica usa e getta”, dichiara John Hocevar, direttore della campagna Oceani di Greenpeace Usa.

Nel citare le due multinazionali, Greenpeace non perde occasione di bacchettarle, ricordando che da entrambe ci si aspetta al più presto una strategia di riduzione globale della plastica monouso e che “le operazioni di pulizia e catalogazione dei rifiuti in plastica condotte nelle spiagge di tutto il mondo nel 2018 hanno identificato in Coca-Cola e PepsiCo i marchi a cui era possibile ricondurre gran parte dei rifiuti raccolti”.

[Fonte: Ansa]