Coca Cola, nel suo schierarsi a fianco delle lotte antirazziste che stanno infiammando gli Stati Uniti, ha annunciato che non farà più pubblicità su Facebook.
La campagna “Stop Hate for Profit” contesta infatti ai social network (Facebook, Twitter e Instagram in testa) di non fare abbastanza per contrastare il razzismo e la presenza di contenuti discriminatori sulle proprie piattaforme. Non solo Coca Cola: ad aderire al boicottaggio della pubblicità sui social, in queste settimane in cui il razzismo è drammaticamente di attualità, sono state molte compagnie e aziende importanti, come Patagonia, The North Face, Unilever e Verizon.
Un danno non da poco per Mark Zuckerberg e compagni, accusati soprattutto di non aver fatto alcunché per segnalare post controversi o fake news legate alla morte di George Floyd. Così, a partire dal primo luglio e per almeno trenta giorni, Cocoa Cola e le altre non verseranno più un soldo nelle tasche del team di Facebook. Non c’è spazio per il razzismo nel mondo e non c’è spazio per il razzismo sui social media. Coca Cola Company sospenderà la pubblicità a pagamento su tutte le piattaforme social a livello globale per almeno 30 giorni”, ha annunciato James Quincey, Chairman and CEO of The Coca-Cola Company.
[Fonte: Adnkronos]