Prima di leggere, sedetevi e respirate profondamente. Fatto? Bene, ora proseguite con cautela.
“Flop: Mozzarella di bufala. Palline di formaggio (evabbè, n.d.r.) spugnose, bianchissime, appena aromatizzate con il latte di bufala. Dal sapore così esile che bisogna immaginarlo”.
Avete appena letto un passaggio della classifica dei 10 Paesi in cui si mangia meglio nel mondo secondo la Cnn, corredata dai piatti “top” e “flop” di ogni singolo Paese.
[La classifica dei 50 piatti migliori del mondo secondo la CNN]
La classifica, pubblicata per la prima volta nel 2013, poi riformattata e pubblicata nel 2017, ora di nuovo rilanciata, dev’essere di quelle che assicurano al sito del network televisivo all-news più famoso del pianeta un buon traffico, anche a causa delle polemiche che riesce a scatenare ogni volta.
Al netto del seguito che le classifiche garantiscono, in questo caso lo stratagemma editoriale consiste nell’indicare i piatti top e flop, anche se –come spesso avviene in questi casi– le polemiche si concentrano sui piatti flop.
E se l’Italia, per la Cnn, è il Paese con il cibo migliore del mondo, davanti a Cina, Francia, Spagna e Giappone, gli italiani vivono il giudizio sulla mozzarella di bufala campana –”il giudizio è così debole che bisogna immaginarlo”– come un vero affronto.
[Mozzarella di bufala campana: cose da sapere prima e dopo averla comprata]
Ce ne sarebbe abbastanza per farsi prendere la mano e vergare un articolo in cui l’indignazione divampa come le fiamme.
Ma forse è più prudente indignarsi con misura, vista la modifica del disciplinare proposta dal Consorzio di tutela del latticino campano, affinché sia possibile congelare la mozzarella di bufala. Cosa fino a poco fa proibitissima e ancora oggi combattuta da diverse associazioni di allevatori e consumatori, preoccupate che il congelamento “stravolga un’eccellenza solo per aumentare i profitti”.
Anche perché, la modifica del disciplinare interesserebbe soltanto le mozzarelle destinate all’export, incluso il mercato americano. E dopo chi li sente quelli della Cnn.
Per appagare la vostra curiosità (?!) abbiamo comunque radunato tutti i piatti flop dei 10 paesi in classifica.
10. Stati Uniti: Da evitare gli alimenti eccessivamente trasformati come i dolci di Twinkie e i fritti di KFC.
9. Messico. Lasciate perdere le tostadas, quei tacos serviti in una tortilla talmente fritta che va in pezzi al primo morso.
8. Thailandia. Assolutamente sconsigliato il “pla som” pesce fermentato salito alle cronache per il rischi di cancro al condotto biliare.
7. Grecia. Cavoli e cipolle stracotti serviti insieme al riso sono nel “lahanoriso”, sono il punto debole.
6. India. Il pollo balti, dalle antiche radici britanniche, isarebbe dovuto estinguersi col colonialismo, secondo la Cnn.
5. Giappone. Attenzione al “fugu”, il piatto a base di pesce palla tossico.
4. Spagna. Il gazpacho, invece, è fondamentalmente un’insalata liquida.
3. Francia. Troppo saporito il “foie gras” e nel mirino degli animalisti per la crudeltà con cui si ingrassano le anatre da cui viene preso il fegato.
2. Cina. Popolare fin dalla dinastia Ming, la zuppa di pinne di squalo è finita anche lei nel mirino degli animalisti di tutto il mondo fino quasi al suo divieto.
Il piatto flop del Paese numero uno lo conoscete già.
[Crediti | CNN]