A Città del Vaticano è stato sradicato il vigneto di Papa Ratzinger. Non tutti sanno che nel Vaticano c’era un piccolo vigneto, pochi filari, ma molto amato da Papa Benedetto XVI. Era quello in cui passeggiava quando andava a Castel Gandolfo.
Eppure nel corso delle ultime settimane, il vigneto di Papa Ratzinger è stato sradicato e spianato. La cosa curiosa è che in Vaticano nessuno parla del motivo per cui si sia deciso di eliminare proprio quel vigneto. L’ipotesi più probabile è che quello spazio sia necessario per farvi passare una nuova strada. La dirigenza delle ville pontificie potrebbe aver dato l’ordine di abbattere il vigneto, senza tenere però conto che era il vigneto voluto da Ratzinger.
Era stata, infatti, la Coldiretti a regalarlo al Papa e Ratzinger aveva deciso di collocarlo proprio in quel punto preciso, in modo che fosse parallelo alla statua in marmo del Buon Pastore. Le piante erano state scelte di persona dai coltivatori diretti, per celebrare la Giornata Mondiale della Salvaguardia del Creato e per rammentare le prime parole di Ratzinger subito dopo la sua elezione al soglio pontificio: “Sono un umile lavoratore della vigna del Signore”.
In particolare, la vigna occupava uno spazio di mille metri quadrati ed era formata da vitigni di Trebbiano (bianco) e di Cesanense di Affile (rosso), vitigno autoctono assai antico. Una volta portate le piante a Castel Gandolfo, gli agricoltori spiegarono anche all’allora Papa che avrebbe dovuto rimodernare la cantina con le attrezzature per fare il vino, procurandosi anche botti di castagno e rovere dove farlo invecchiare.